R.S.A. “Antonio Dellacà” Mortara
Dicembre 12, 2016L’RSA VILLA ENRICA è l’ultima nata di un grande gruppo storico del territorio, che si è sempre occupato di assistenza alle persone bisognose.
La nostra missione è offrire il miglior servizio di assistenza alle persone anziane: perseguiamo tale scopo garantendo un ambiente accogliente e di ottimo livello alberghiero, un’assistenza sanitaria altamente professionale, la presenza dell’infermiere e degli ausiliari 24 ore su 24, sette giorni su sette, e del medico 38 ore la settimana.
L’organizzazione della nostra giornata prevede varie fasi che vanno dalla fisioterapia alla ginnastica di gruppo, dalle iniziative ludiche ad attività più specifiche di stimolazione multisensoriale. Il progetto animativo prevede anche l’organizzazione di 3 gite all’anno in luoghi di interesse.
Negli ultimi anni l’attività animativa si è arricchita anche di un interessante progetto di DOLL THERAPY per la gestione di persone cognitivamente compromesse: tale progetto ha portato a ottimi risultati, presentati al Congresso Nazionale di Geriatria del 2016.
Ogni mese organizziamo la consueta festa dei compleanni, aperta agli ospiti e ai parenti, con la presenza di gruppi musicali che allietano il pomeriggio dei nostri ospiti.
Una motivazione quotidiana che ci accompagna nelle nostre giornate in RSA è l’interessante riflessione riportata di seguito:
Sul lavoro in RSA
da M. Trabucchi - Progetto MARA (Miglioramento dell'assistenza nelle RSA) – 2012
I semplificatori e i pessimisti non possono curare i pazienti anziani istituzionalizzati; i primi perché non colgono le dinamiche complesse di un ambiente del tutto particolare, i secondi perché non si pongono l’obiettivo, seppur difficile, di continuare a garantire il massimo di autonomia e la migliore qualità di vita possibile nelle residenze.
Il Medico e l’equipe curante hanno prima di tutto il compito di costruire una condizione di fiducia nel paziente e nella sua famiglia, fondata sulla sensazione che scopo della Struttura è proteggere i suoi ospiti dalle avversità della vita (quelle che hanno condotto all’istituzionalizzazione e quelle che possono insorgere durante la permanenza).